DALLE TERRAZZE DI MILO AL BICCHIERE: ECCO CONTRADA PRAINO, IL NUOVO VINO DI TERRA COSTANTINO
Una nuova sfida per l’azienda etnea Terra Costantino. Dopo 5 anni di lavoro nei vigneti terrazzati di Milo, patria dell’Etna Bianco Superiore, vede la luce Contrada Praino, vino bianco da uve Carricante che nasce dalla voglia della famiglia Costantino di confrontarsi con un territorio emergente che sta regalando soddisfazioni nella produzione di vini bianchi.
L’azienda, già attiva da molti anni nel comune di Viagrande (Catania), sul versante sud-est dell’Etna, si è da sempre distinta per l’attenzione meticolosa nel vigneto, coadiuvata dal 2013 dall’esperienza e dalla professionalità dell’enologo toscano Luca D’Attoma, producendo vini di grande carattere: dai freschi e piacevoli deAetna rosso, bianco e rosato, per arrivare poi alle riserve Contrada Blandano ed al “vino di Dino” Rasola.
«Il vigneto di Milo esisteva già ma era promiscuo e completamente abbandonato, per questo 5 anni fa abbiamo deciso di reimpiantarlo a Carricante – racconta Fabio Costantino, patron di Terra Costantino – Operando già sul versante est del vulcano, volevamo porci un’ulteriore sfida mettendoci alla prova per produrre un grande vino bianco».
La vigna è ancora giovane ma potrà regalare molte soddisfazioni. Le piante sono allevate ad alberello tra gli scoscesi terrazzamenti che guardano il Mediterraneo. Tutto questo dà vita a Contrada Praino, un vino fresco, dalla spiccata acidità, destinato a interpretare l’essenza autentica dei bianchi del vulcano secondo la famiglia Costantino.
La vinificazione avviene totalmente nel cuore della cantina di Viagrande. Per l’affinamento viene utilizzato solo l’acciaio per permettere al vino di esprimere in gioventù il carattere dell’Etna e dare maggiore riconoscibilità al giovane vigneto.
Sono 1400 le bottiglie prodotte dell’annata 2022, la prima a vedere la luce. Contrada Praino nasce con l’idea di essere una chicca all’interno della produzione aziendale, arrivando ad un massimo di 8000 bottiglie prodotte con i 2 ettari in piena produzione.
Terra Costantino, inoltre, ha di recente ottenuto la certificazione Equalitas per la sostenibilità. Il concetto di sostenibilità è molto variegato e non facilmente comprensibile poiché si sviluppa su diversi fattori, di tipo sociale, ambientale ed economico.
L’ente certificatore non lascia nulla al caso. Vengono eseguiti controlli e sopralluoghi in ogni fase della lavorazione partendo dalla sostenibilità ambientale.
Si prosegue poi con la sostenibilità socio-ambientale, fase in cui vengono valutate le pratiche di coltivazione, trasformazione e imbottigliamento attraverso un vademecum di buone pratiche agricole e di cantina.
Di fondamentale importanza anche la sostenibilità economica poiché un’azienda sana riesce a sostenersi autonomamente anche a fronte di investimenti. Vari fattori sono esaminati: buone pratiche economiche aziendali, verso i dipendenti e verso i fornitori.
Non ultima è la sostenibilità sociale, che definisce le modalità in cui l’azienda si inserisce all’interno del tessuto sociale del territorio, a partire dai lavoratori dipendenti fino ad arrivare alle relazioni con il territorio stesso.
Un processo molto lungo che prende in esame ogni dettaglio e che ha portato Terra Costantino a potersi definire azienda sostenibile.
«Il nostro impegno è nel dare sempre il meglio, per produrre qualcosa di unico ed irripetibile» conclude Fabio Costantino.
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