Le nostre aziende al Merano Wine Festival
Al via la nuova edizione del Merano Wine Festival
Le eccellenze enologiche della nostra agenzia all’importante kermesse:
Abrigo Giovanni, Capezzana, Il Marroneto, Podere La Regola, Donatella Cinelli Colombini, Tolaini, Tommasi Viticoltori, Tua Rita.
Dal 9 al 13 novembre 2018 solo eccellenze vinicole nazionali ed internazionali
Ritorna il consueto appuntamento annuale con l’evento della città altoatesina che coinvolge numerose eccellenze del panorama vinicolo nazionale ed internazionale, presso il Kurhaus di Merano. In questo prestigioso contesto si inseriscono anche alcune aziende con le quali collabora la nostra agenzia.
Si tratta di Abrigo Giovanni, Capezzana, Il Marroneto, Podere La Regola, Donatella Cinelli Colombini, Tolaini, Tommasi Viticoltori, Tua Rita.
Abrigo, azienda familiare situata nel comune storicamente vocato alla produzione di Dolcetto, Diano d’Alba, sarà presente con i suoi Nebbiolo e Dolcetto. Posizione: Kursaal 26.
Il Marroneto, ultratrentennale produttrice di Brunello sarà presente nella sala toscana con i suoi Brunello (annata e selezione). Posizione: Rotonda 179.
Da Montalcino un’altra storica realtà: Donatella Cinelli Colombini, proprietaria del Casato Prime Donne e della Fattoria di Trequanda, tutte al femminile, presenterà le ultime novità delle due tenute. Posizione: Rotonda 173.
New entry nella nostra agenzia, la storica azienda Capezzana presenterà la nuova era dei suoi vini di Carmignano, nel rispetto della tradizione che da sempre caratterizza questa realtà. Posizione: Rotonda 135.
L’azienda sarà inoltre protagonista della Charity Wine Masterclass domenica 11 novembre alle 12.30 presso l’Hotel Terme di Merano, proponendo in degustazione sei annate di Villa di Capezzana Carmignano DOCG, dalla 1930 alla 2015.
Il Podere La Regola, azienda della Val di Cecina a pochi chilometri dal Mar Tirreno, al confine con il bolgherese, sarà presente con il suo vino portabandiera La Regola 2015 100% Cabernet Franc e Strido 2013, Merlot in purezza. Posizione: Gallery B 157.
Siamo nel territorio del Chianti Classico, invece, per Tolaini. Un sapiente connubio tra i Sangiovese del Classico e della Riserva che si unisce a vini da uve alloctone. Posizione: Lentnersaal 206.
La storica famiglia Tommasi presenterà nell’occasione, oltre ai vini provenienti dai vigneti veneti (tra cui i famosi Amarone), anche Casisano a Montalcino, Paternoster in Basilicata e il nuovo luxury brand De Buris. Posizione: Rotonda 174/174B/175/176.
Giancarlo Tommasi, enologo delle tenute di famiglia, e Pierangelo Tommasi, direttore generale, saranno inoltre protagonisti della Charity Wine Masterclass sabato 10 novembre alle 12.30 presso l’Hotel Terme di Merano, per scoprire l’evoluzione dallo storico Amarone al Ca’ Florian Riserva e al nuovo De Buris Amarone Riserva.
Anche l’azienda di Suvereto Tua Rita, gioiello della costa toscana, sarà presente con i suoi vini top. Posizione: Rotonda 168.
«È stato amore al primo assaggio. In quel momento ho capito che quella botte aveva qualcosa di unico». Alessandro Mori, titolare e vigneron de Il Marroneto, descrive così la genesi della prima Riserva di Madonna delle Grazie (prima in assoluto per l’azienda), il Brunello di Montalcino Selezione, vanto di questa realtà di sei ettari a pochi passi dalle mura del paese, proveniente da una botte selezionata.
«Nella mia concezione di vignaiolo – dice Alessandro Mori – la
riserva è una botte che per natura ed in particolari annate assume
delle caratteristiche insolite che lo fanno essere diverso, superiore in
tante cose, per esempio nella capacità di invecchiamento, agli altri
vini. Questo avviene, non so né perché né come, credo per benedizione
naturale. Ed è per questo che la riserva è un vino del tutto
eccezionale, non ripetibile anno dopo anno. Solo la natura te lo regala
quando decide lei».
L’annata 2013 (uscita già nelle versioni Brunello e Selezione) si è
presentata di grande interesse fin dalla vendemmia e ha fatto
intravedere ottime prospettive fin dai primi assaggi durante la
permanenza in botte.
«Quella particolare botte – ripete Mori – aveva qualcosa di unico, speciale. Ho avuto, infatti, fin da subito la sensazione che potesse esprimere qualcosa di particolare. Per questo mi sono messo ad “ascoltarla” quotidianamente, confrontando le mie sensazioni con i collaboratori ed alcuni amici del settore oltre ai nostri distributori ed importatori. Volevo capire se la mia “sensazione” fosse corretta».
La decisione è stata ponderata ed alla fine Mori ha deciso che avrebbe prodotto la Riserva da questa 2013.
Millesettecento magnum (di cui 200 che saranno conservate in azienda come memoria storica) che usciranno sul mercato a gennaio del 2019, con un’etichetta semplice, che riporta la scritta Riserva in rosso sotto quella consueta che si trova sul Madonna delle Grazie.
«La mia idea – spiega Mori – non è
quella di avviare una produzione annuale di Riserva, ma verificare, anno
per anno, se sento le medesime emozioni che ho avuto per questa 2013».
Ed il futuro, quindi? «Stiamo vinificando la 2018, annata che può
riservare buone prospettive. Può darsi che tra le ultime potrebbe
nascere un’altra Riserva, ma non voglio correre», conclude Alessandro Mori.
Il Marroneto in breve
Giuseppe Mori, padre di Alessandro, acquista l’azienda nel 1974. La famiglia Mori pianta i primi 3000 metri di vigna nel 1975, quindi una buona parte nel 1979 e gli ultimi 9000 metri nel 1984. Oggi l’estensione è di 6 ettari. Il primo imbottigliamento risale al 1980.
Fin da subito l’incontro con un duo quasi leggendario per il mondo dell’enologia italiana ed in particolar modo toscana come Mario Cortevesio e Giulio Gambelli innescano una passione unica nella famiglia Mori ed in particolare in Alessandro che dal 1990 decide di dedicarsi a tempo pieno a Il Marroneto, cosa che prosegue fino ai giorni nostri.
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