Vendemmia e cambiamenti climatici: l’impegno della Cantina Fratelli Pardi
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La vendemmia è finalmente alle porte alla Cantina Fratelli Pardi a Montefalco, e le danze verranno aperte dal Merlot. Seguiranno le uve a bacca bianca come Grechetto e Chardonnay, mentre Trebbiano Spoletino e Sagrantino verranno raccolti, come d’uso, da metà ottobre.
«L’annata 2019 si preannuncia come la più lineare degli ultimi anni pur nella imprevedibilità delle stagioni più recenti» dice Alberto Pardi, titolare dell’azienda. Le piogge e le basse temperature di maggio hanno ritardato la fioritura delle piante, mentre le successive alte temperature di giugno e luglio hanno riequilibrato le fasi fenologiche e le maturazioni degli zuccheri portando i frutti ad una crescita sana che soddisfa le aspettative di qualità.
«Negli ultimi tempi si parla molto di cambiamenti climatici e come questi influiscano sulla vigna e sulla vinificazione. Questo cambiamento porta ad un’imprevedibilità dell’andamento delle stagioni, più che nell’innalzamento delle temperature, che comunque è innegabile» continua Alberto Pardi.
«Si avverte la mancanza di una linearità delle stagioni con una intensificazione dei fenomeni violenti caratterizzati da cambiamenti repentini. Questa situazione ci ha indotto a ripensare il nostro lavoro in vigneto non solo per preservare lo stile dei nostri vini nelle annate più siccitose ma soprattutto a cosa poter fare per dare un contributo, nel nostro piccolo, per il rispetto degli equilibri ambientali. Del resto la parola “vite” in Italia si lega a “vita” in una relazione significativa».
Alberto ha deciso di cominciare questo percorso dalla valutazione dell’impronta idrica (Water Footprint): si tratta di un indicatore del volume totale di risorse idriche utilizzate per produrre un determinato bene, comprendente l’intera catena di produzione.
L’idea di Alberto è quella di creare, coadiuvato da un ente di ricerca o una facoltà universitaria, un processo produttivo di gestione efficiente ed ecologica delle risorse idriche, sia nelle lavorazioni di cantina che nei trattamenti in vigna. «Questa innovazione sarà introdotta a breve e speriamo possa essere di ispirazione anche per altre aziende, non solo vitivinicole. Vogliamo dare il nostro contributo nel preservare questa essenziale risorsa» conclude Alberto.
La Cantina Pardi racconta la storia di legami familiari sul territorio. Pervasa dall’essenza della terra che abita, radicata con il cuore e con la testa, con l’istinto, ma anche con conoscenza e consapevolezza. Per molti anni il nome Pardi è stato indissolubilmente legato al Sagrantino, vino dalla precisa identità e franchezza conferitegli dal vitigno, dal territorio e dall’annata, mantenendo intatta la sua eleganza e pulizia.
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